Storia della Parrocchia

La storia della nostra parrocchia inizia nel 1907 con la morte del sig. Giuseppe Grasso Finocchiaro, fondatore dell’azienda industriale “Molini Pastifici e Panificio” sito nell’omonima via; marito di Donna Concetta Caff. Nella famiglia Grasso-Caff regnò sempre una certa dedizione alla religione cattolica che spinse il Grasso Finocchiaro, sul punto di morte, ad esprimere il desiderio di erigere una Chiesa dirimpetto al suo stabilimento, raccomandando ai sui eredi di esserne fedeli esecutori.

Dopo il decesso, gli eredi, all’incirca nel 1908 iniziarono a studiare un modo per poter adempiere alla volontà manifestata da Grasso Finocchiaro, collocando, nello stabilimento, delle cassette con attaccate le immagini di S. Giuseppe, al fine di raccogliere offerte da parte dei clienti; nel successivo Consiglio di Amministrazione dell’anno dopo deliberarono, inoltre, all’unanimità, di mettere a disposizione della progettata Chiesa di San Giuseppe la somma di 6.000 lire. Così venne poi istituito il Circolo di San Giuseppe, con sede provvisoria presso lo stabilimento stesso. Con il denaro elargito dall Ditta Grasso Finocchiaro venne acquistato il terreno per l’edificazione della Chiesa, sito a poca distanza ma dirimpetto allo stabilimento: l’atto fu firmato il 18 giugno del 1911 alla presenza di un notaio.

 

Il Circolo S. Giuseppe decise di trasferirsi nel locale appena comprato, seppur mancasse un ambiente chiuso e la mobilia per arredarlo; fu così che il Circolo chiese aiuto agli abitanti della borgata, che prontamente contribuirono portando ognuno una sedia, e con i proventi ricavati dalle offerte spontanee e dai contributi dello stabilimento fu possibile costruire una capanna provvisoria, che venne presto frequentata non solo dai soci del Circolo ma da molti abitanti della borgata. Grazie all’intensa attività del Circolo, che con la sua propaganda attirò le simpatie di tutti, ben presto la Chiesa ebbe materiali, laterizi e oggetti sacri a sufficienza, ancor prima che nascesse. I fedeli intanto aumentavano e la capanna venne adattata a Chiesa, in cui la stessa moglie del Presidente del Circolo, Domenica Grasso, fece costruire a sue spese un altare in legno con al di sopra un grande quadro raffigurante la Madonna del Rosario di Pompei; la signora Ginetta Grasso poi vi portò una statua di S. Antonio e il tesoriere un grande quadro raffigurante S. Giuseppe.

Poco tempo dopo si rese necessaria una campana, affinché i “tocchi” per le celebrazioni sacre fossero uditi da lontano, costruita con gli aiuti della Ditta Grasso Finocchiaro che impose la condizione di incidere su di essa la fotografia e il nome del defunto Grasso Finocchiaro. Lo stesso anno fu fondato lo “Statuto” che regolamentava il Circolo S. Giuseppe; diventò intanto necessario che i soci uscissero nelle processioni sol distintivo uniforme e per questo motivo vennero commissionati ad una gioielleria 40 medaglioni in argento. In quello stesso anno il popolo di fedeli reclamava la costruzione della Chiesa, il quale progetto fu affidato al geom. Colombo; la spesa da sostenere, rivelatasi insostenibile dalle povere finanze del Circolo, fu messa a Referendum per sentire il parere di tutti i frequentatori della Chiesa che furono d’accordo con la costruzione e provvidero a offrire mattoni, laterizi e altri generi per le fabbriche per iniziare i lavori: fu così approvato e messo in opera il progetto proposto da Colombo.

I fedeli chiedevano anche il riconoscimento e la concessione del Culto religioso per la Chiesa: dopo dubbi iniziali e molta insistenza presso l’Arcivescovado da parte del Presidente del Circolo, il canonico Romeo fu incaricato di recarsi sul posto, il quale constatò il grande entusiasmo e la necessità che la zona aveva del Culto religioso. Il can. Romeo si affezionò alla Chiesa e svolse un’opera attiva affinché la Chiesa entrasse nel cuore della Autorità Ecclesiastiche. Fu così che nel dicembre 1912 il canonico Romeo vi condusse Mons. Ferraris, che rimase impressionato dalla calorosa accoglienza ricevuta, che promise un’altra visita, e inviò per il Culto Religioso il Rev. Sac. Giovanni Dominici, che assunse il servizio della Chiesa.

Il Natale di quello stesso anno Sua Eminenza il Card. Francica-Nava visitò minuziosamente i locali della Chiesa, esternando la propria soddisfazione e allo stesso tempo promettendo di provvedere lui stesso all’oratorio mancante. Infatti, pochi mesi dopo, l’Arcivescovado acquistò un terreno attiguo a quello della Chiesa e lo aggregò ad essa.

Fu così che la Chiesa venne fabbricata e rusticamente allestita negli anni 1912-13, tra le acclamazioni del popolo festeggiante e la completa approvazione delle autorità religiose e civili.

Dopo il canonico Romeo si sono susseguiti questi parroci: padre Alfio Latrini, canonico Rosario Licciardello, padre Giuseppe Litrico, padre Agrippino Salerno, padre Orazio Greco, padre Orazio Scuderi, padre Domenico Rapisarda e da ottobre 2016 i padri della congregazione dei Legionari di Cristo.

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